STATO – MAFIA, INGROIA: “PER SENTENZA IL FATTO C’È, MA NON LO HA COMMESSO MANNINO”

 

di redazione Antimafia 2000

L’avvocato: “Ora bisogna attendere cosa diranno gli altri giudici”

Le motivazioni con le quali la prima sezione della Corte d’Appello di Palermo ha assolto Calogero Mannino confermano ciò che già diceva il dispositivo: Mannino non ha commesso il fatto di reato. Quindi, significa che nessuna decisione è stata presa sul fatto di reato, cioè sulla punibilità della minaccia allo Stato, oggetto del processo”. Con queste parole l’ex pm Antonio Ingroia, che rappresentava l’accusa nella prima parte del processo di primo grado sulla Trattativa Stato-Mafia, ha commentato all’Adnkronos le motivazioni della sentenza d’Appello di assoluzione per il democristiano Calogero Mannino. L’ex ministro aveva scelto stralcio dal troncone principale del processo che è ancora in corso davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Palermo.
Secondo l’avvocato “il fatto di reato c’è, come già accertato in un ben più approfondito dibattimento davanti alla Corte d’Assise di Palermo, ma non lo ha commesso Mannino”.
Per l’ex magistrato “ora bisognerà attendere cosa gli altri giudici di appello diranno sulla responsabilità degli altri imputati, dopo una sentenza di condanna di primo grado che, alla fine di quella approfondita istruttoria, e senza pronunciarsi sulla responsabilità di Mannino, ha invece affermato la sussistenza del fatto di reato e la responsabilità per tale reato degli altri imputati diversi da Mannino“. E poi ha concluso: “Questa è l’attuale situazione di fatto secondo normale dialettica processuale. Né più né meno di questo’’.