Ingroia: ”L’arresto della preside? Sconcertante”

di AMDuemila

Premesso che il principio della presunzione di innocenza vale per tutti, certo le notizie e i video che sono filtrati rispetto a questa indagine sono ancora una volta sconcertanti. Purtroppo, ormai, non è il primo caso in cui un’antimafia dichiarata e proclamata rischia di diventare la possibile copertura di presunte nefandezze ed illeciti”. Così all’AdnKronos l’ex pm antimafia Antonio Ingroia, presidente di ‘Azione civile’ e leader di ‘Italia sovrana e popolare’, commenta l’arresto della preside ‘antimafia’ Daniela Lo Verde, dirigente scolastica simbolo dell’istituto comprensivo Giovanni Falcone dello Zen 2 di Palermo. “Il fatto, ovviamente – aggiunge Ingroia – acquisisce dimensioni dal punto di vista simbolico, emblematico, politico e culturale che va ben al di là della vicenda penale e giudiziaria che sarà poi valutata dai giudici. Ed è un segnale devastante perché, naturalmente, ne risente tutto il fronte dell’antimafia e della legalità; antimafia vera e legalità vera, non quelle utilizzate per mettersi medaglie al petto e poi commettere reati, abusi e ruberie”. “Proprio perciò – prosegue Ingroia – l’antimafia, la cultura della legalità sono una bandiera che va tenuta sempre alta ma non fidandosi degli sbandieratori d’occasione che magari utilizzano la bandiera per ragioni di profitti personali, anche i più spregevoli”. “Però – conclude Ingroia – non dimentichiamo e non dobbiamo dimenticare anche in questo momento chi l’antimafia la fa sul serio, chi la fa quotidianamente, chi la fa in silenzio, magistrati, giornalisti, educatori, insegnanti, sacerdoti, anche se ogni categoria finisce per essere penalizzata da questi esempi devastanti”.