BORSELLINO. INGROIA: “TINEBRA VOLEVA EVITARE DI COINVOLGERE NELL’INCHIESTA PROFILI ISTITUZIONALI”

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Dopo la strage di via D’Amelio l’allora Procuratore capo di Caltanissetta Giovanni Tinebra voleva sottodimensionare tutti i vari aspetti della vicenda, voleva evitare, ad esempio, di mettere in mezzo profili istituzionali. Secondo Tinebra era la mafia che si vendicava di Borsellino, era la lettura che voleva fare passare e sulla quale la Procura di Caltanissetta proseguì”, e la vicenda del falso pentito Scarantino “era come il cacio sui maccheroni”. A dirlo sentito in Antimafia all’Ars, l’ex Procuratore aggiunto di Palermo Antonio Ingroia.